Lo zaino del biker FiPaD

Lo zaino del biker FiPaD

Febbraio 16, 2021 Off di GiGi

Più volte abbiamo citato lo zaino del biker FiPaD.  Ancora di più sono le volte che il nostro inseparabile compagno di viaggio ci ha salvato da situazioni delicate!

Qualche d’uno ogni tanto ci prende in giro, quando ci vede tutti armati di zainetto. La mia risposta è sempre la solita: se vai in giro in città non serve certo… ma se hai il donca nel cuore e, come a noi, ti piace l’avventura, la montagna, il fango e la FiPaD… Lo zaino è fondamentale!

E’ grazie a lui che spesso si riesce a tornare a casa, che spesso si riesce a completare un tracciato GPS e a godere appieno dell’avventura giornaliera.

Per questo oggi dedico 5 minuti al nostro amichetto; prendo a caso uno zaino FiPaD e lo svuoto sopra al tavolo per te.

Partiamo dall’alto ed andiamo in ordine:

  • Zaino sporco di fango con supporto per camelbag (borraccia sulla schiena) – modello “top di gamma” preso al Lidl intorno agli anni 2000, quando ancora non avevano pensato a fare le scarpe. Dico top perché è un modello con mille tasche e agganci, anche sul petto. Puoi mettere la camera, il GPS, il telefonino e chi più ne ha più metta… devo dire che è difficile trovarne di altri fatti così bene.
  • Chiave multiuso cacciavite/togli dadi/smonta copertoni – Non ricordo dove l’ho presa, forse un po’ pesante ma è veramente molto utile!
  • Set di smonta copertoni del Decathlon –  Leggeri e fanno il loro dovere.
  • Cacciavite e brugola aggiuntiva arrugginiti – Trovati in garage, vengono via con me da quando ho 14 anni, dimensioni precise per regolare le varie cose della mia mountain bike.
  • Pinza multiuso stile Leatherman vinta con punti Mediaworld forse anche prima del 2000 – Questo modello, meno robusta dell’originale ma più leggero, ha anche tutta una serie di inserti che ho personalizzato a seconda delle esigenze della mia MTB… impensabile uscire senza, utilissima per togliere le spine che rimangono incastrate nella gomma rischiando di bucare la camera d’aria
  • Camera d’aria di riserva più kit con un classico dei classici “Tip Top”, in caso che la sfiga voglia farci bucare più di una volta (successo anche questo!).
  • Cordino  – dite che non serve ? guardate qui.
  • Sacca stagna per telefonino – Sai quando si fa un guado non si sa mai che non si finisca a gambe all’aria dentro il ruscello!
  • Sacca per l’acqua nuova, da 2 litri, presa sempre al Decathlon – Non penserai mica che usavo ancora quella del 2000 ?!?
  • Bancomat – Per le famose colazioni FiPaD.
  • Contanti di emergenza – Per quando trovi quel chioschetto con prodotti tipici che non ha il bancomat.
  • Monete per lavaggio bici.
  • Pompa per gonfiaggio pneumatici (nella bustina al centro) – Pompa con possibilità di gonfiare tutti i tipi di valvola e supporto per le bombolette di aria compressa, piccola leggera e completa, l’avevo comprata dal mitico “Tacconi Sport” negozio di riferimento per noi biker della domenica prima che facesse una finaccia e prima dell’avvento in Italia del Decathlon.

Diciamo che questo è il contenuto standard, al quale si aggiungono le barrette energetiche (quando il percorso non incontra mai la civilta’) ed il mitico antipioggia per la stagione monsonica.

Ovviamente questo è uno zaino di un membro a caso della FiPaD, spesso ci accoppiamo per sognare insieme lungo i percorsi del tempio del donca ed ecco che gli zainetti diventano complementari… non c’è neanche bisogno di dirlo, tanto lo sappiamo cosa piace portare agli altri compari. Ad esempio qui non abbiamo ricambi e attrezzi specifici per la catena ed il cambio posteriore, spesso soggetti a colpi che possono provocare danni!

Peso totale circa 1Kg più l’acqua che decidiamo di portare, direi 1 Kg ben speso, visto che scendere dal monte di corsa con la bici in spalla non è mai troppo divertente!

Meglio porta via ‘gni cosa per acomodà la bigicletta che artornà a spigne….